Iscriviti per non perdere nemmeno un evento a Bolzano!

Bolzano al cinema: siamo stati sul set bolzanino de "La Vergine Giurata"

La vergine Giurata, film tratto dall’omonimo romanzo scritto da Elvira Dones, sarà in parte girato a Bolzano, con protagonista Alba Rohrwacher (“Giorni e nuvole”, “La solitudine dei numeri primi”), prodotto da Vivo Film e Colorado Film Production in co-produzione con diverse altre agenzie come l’albanese Erafilm.

Intervista alla protagonista: Alba Rohrwacher

In un cinema italiano che vacilla tra un tenue cinema d'autore, poco divulgato e poco premiato e la decisamente più gradita comicità popolare, come mai lei ha scelto questa prima, ardua, categoria?

Io non ho scelto, è stata una cosa naturale: diciamo che uno sceglie il progetto che poi potrebbe diventare cinema d'autore. Ma questo siete voi a dirlo. 

Devo sentirmi coinvolta, ogni tanto scelgo io il personaggio e talvolta invece sono scelta, comunque l'importante è sentirsi trascinati in quello che si fa. É la nostra vita, il nostro tempo.

Lei che ha lavorato con Bellocchio e Mazzacurati, come si è trovata con Laura Bispuri, alla sua prima assoluta da regista?

Non si possono paragonare ne i registi, ne i film che si interpretano. Questo ad esempio è un piccolo film guidato da una grande regista.

 

Intervista alla produttrice: Marta Donzelli

 

Come mai ha scelto l'Alto Adige come location di regia?

Diciamo che stavamo cercando una città del nord non particolarmente riconoscibile, in quanto la storia si svolge tra Albania ed un nord Italia indeterminato. 

L'altro elemento che ci ha persuaso è stata questa vivace realtà del nuoto sincronizzato dalla quale abbiamo tratto l'attrice più giovane del film che è realmente una "sincronette".

In ultimo è stato fondamentale il supporto di BLS che ha reso possibile questa realizzazione. Purtroppo in Italia i film di questo genere non sono ne ben distribuiti ne particolarmente finanziati e di conseguenza dobbiamo affidarci a ogni mezzo per raccontare queste storie.

Bolzano ci è piaciuta molto, abbiamo girato diverse scene nel cuore della città e in viale Europa.

 

Una storia vera..

Si, abbiamo tratto la storia dal romanzo di Elvira Dones: racconta la storia di Hana Doda (Alba Rohrwacher), una ragazza cresciuta tra le montagne albanesi e costretta, a causa di consuetudini tradizionali, a non avere in quanto donna alcun tipo di libertà. L’unica soluzione che Hana vede per sfuggire a questo suo destino è una totale rinuncia alla sua identità: il “kanun”, una legge della sua terra, le permette infatti di ottenere gli stessi diritti degli uomini, a patto di giurare sulla propria verginità e farsi uomo. Hana si trasforma così in Mark, una “vergine giurata” costretta a rinunciare per sempre all’amore. Si tratta di una forte riflessione sulla condizione femminile, non solo nelle regioni cosiddette meno evolute dei nostri giorni.

 

A proposito della donna.. come si trova una donna, in particolare una produttrice, nel cinema italiano? É vero che i produttori decidono se un film è da fare o meno?

Non saprei, diciamo che però abbiamo tantissimi progetti di giovani registe donne e sono tutti di qualità. Certo il cinema italiano dovrebbe crescere e lasciare spazio anche a questo genere di film. Ascoltare queste storie.

Quando sarà presentato?

Ci piacerebbe a Venezia, ma la nostra è una visione internazionale quindi puntiamo anche a Berlino, Cannes e Rotterdam.

 

 Intervista alla regista: Laura Bispuri

 

Che tipo di storia vedremo?

Si tratta di un lungo viaggio (dall'Albania all'Italia), attraverso paesi, sacrifici e difficoltà ma anche e soprattutto libertà. Ecco è un film sulla libertà.

Il messaggio che vogliamo trasmettere è che tutti devono possedere un percorso e questo deve avere come scopo ultimo la libertà. In particolare in questo film viene affrontata la libertà della donna e le difficili scelte che spesso le donne di altri mondi devono affrontare, come la rinuncia all'amore o il vivere un amore diverso rispetto a quello che intendiamo qui, aldiquà dell'Adriatico. Si tratta spesso di un prezzo molto alto da pagare, ma come dicevo, dopo le difficoltà c'è sempre quel sogno da conquistare. La libertà.

 

Intervista realizzata da Aaron Damian. Stesura di Massimiliano Anzil