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Entrare in arginale: una roulette russa

Diventata ormai una delle principali arterie del traffico della città, la Strada arginale dell'Isarco, meglio conosciuta con il nome di arginale, è stata una di quelle grandi opere che ha portato un oggettivo miglioramento alla circolazione nella città di Bolzano.
L'arginale mi piace. Mi piace poter raggiungere con facilità tutta la città e, tolti gli orari di punta, si circola piuttosto bene senza grossi rallentamenti.
Solo una cosa proprio non mi va giù: il metodo di immissione.
Per entrare in arginale si è costretti a percorrere una corsia di immissione simile a quella usata in Formula 1 per rientrare dai box dopo un pieno di benzina o un cambio gomme. Anzi, forse li la visibilità è maggiore. Una volta giunti alla fine della corsia, per un paio di secondi, si è nelle mani delle capacità automobilistiche di chi sta giungendo: insomma, ti aspetti che prima o poi ti sfondino la fiancata, o almeno questo è il pensiero che faccio ogni volta.
L'arginale infatti, oltre ad essere piena di ristringimenti di careggiata,  è percorsa da tutti i mezzi, autotreni compresi, che nella corsia ci stanno a malapena (sono diversi i casi di camion o pullman incastrati). Inoltre, i ristringimenti di careggiata, anche se ben visibili e segnalati, non vengono sempre visti, soprattutto dai turisti non pratici della città.
Quando entri in arginale quindi puoi scegliere se:
1. farti centrare da chi non effettua il cambio di corsia al ristringimento;
2. lasciare la fiancata sul camion che pur cambiando corsia occupa mezza della tua;
3. essere prudente, rallentare e prendere insulti da chi dietro di te ti ha tamponato.
Ops, scusa, dimenticavo: puoi sempre andare in bici!