Karaoke: canta che ti passa

Ma che bello cantare! Sempre più di moda, sono diversi i locali bolzanini che organizzano la classica serata karaoke. Per la gioia dei gestori che riempiono i locali e per quella dei clienti ai quali viene data la possibilità di esibirsi godendosi il loro momento di gloria.
Se ne vedono delle belle e a cantare sono proprio tutti. In una serata karaoke puoi incontrare:
1. il capo ultrà: voce rauca da 20 anni di Nazionali senza filtro. Di solito canta Vasco o Ligabue, per ovvi motivi di timbro.
2. il vorrei ma non posso: di età variabile, sceglie canzoni che nessuno può cantare. Quelle che ai concerti non canta nemmeno il cantante ufficiale ma fa cantare al pubblico. I locali vengono chiusi da li a poco per schiamazzi.
3. il professionista: si parla di ambosessi con particolari doti. Li senti cantare e ti chiedi perchè siano li e non in tour con qualche band internazionale. Cantano tutto (anche quelle del punto 2) adattandosi a qualunque situazione. Si perchè al karaoke da bar difficilmente canti su un palco, nel silenzio, con monitor e auricolare per sentire la tua voce. Più facile che il il "vorrei ma non posso" di turno cerchi in tutti i modi di farti sbagliare e che il "capo ultrà" si metta a cantare un'altra canzone (in questi casi predilige Vasco, perchè così può urlare "eeeeeeeee" dopo ogni frase).
4. il vorrei ma sono timido: frequentano le serate karaoke ma non cantano anche se in loro giace una latente voglia di cantare.  Ci vanno perchè sono serate divertenti con un sacco di gente e canticchiano senza esporsi. Verso fine serata e dopo 5/6 Cuba Libre accennano parte dell'ultimo pezzo: Su di noi di Pupo. In loro si può nascondere uno qualunque dei tre profili sopracitati, ma non lo sapremo mai. La cosa certa è che effettuano delle vere e proprie lezioni di canto sotto la doccia.
Di qualunque gruppo tu faccia parte...CANTA CHE TI PASSA!
 
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