Benvenuti siori e siori, questo è un treno italiano!
Probabilmente qualunque italiano ha viaggiato su uno di questi treni, ma se siete curiosi di sapere se davvero la vostra esperienza può essere comune a quella di molti altri ecco come capirlo facilmente:
1
Ci sono due tipi di sedile:
- quelli in tessuto che hanno assorbito il sudore (e probabilmente anche l'anima) di tutti i passeggeri precedenti ed è improbabile che qualcuno possa disinfettarli. Si narra di colonie di zecche e/o pidocchi che infestano questi sedili. C'è di buono che se sarete colti dal sonno potrete appoggiare la testa sui lati del poggiatesta. Sono relativamente comodi.
- quelli in... plastica? pvc? gomma? che sono più puliti probabilmente, ma anche più scomodi e se state crollando di sonno andrete a sbattere contro il finestrino...
2
Sui regionali la prima classe e la seconda classe sono uguali. Il biglietto costa un po' di più ma non c'è alcuna differenza davvero... se vi sedete in prima classe il controllore vi manderà irrimediabilmente in seconda senza scuse. A volte capiterà di trovare vagoni di seconda classe con scritto "1^ classe" su un foglietto stampato e attaccato alla porta del vagone. Basta poco per far diventare d'elite un vagone di questi treni...
3
D'inverno c'è sempre un vagone in cui non va il riscaldamento e fa un freddo boia. D'estate invece è facile che la ventilazione non vada e in questo caso anche tutti i finestrini saranno chiusi e inservibili.
4
Fare la tratta Bolzano-Verona è un ottimo modo per imparare l'africano. Le signorine che lo parlano sono sempre molto allegre e...ehi, quella mi sa che l'ho vista ieri sera da qualche parte...
Per non parlare dell'occasione irripetibile che si ha sui treni di scoprire i più reconditi segreti della gente. Molte persone purtroppo non hanno capito che è il telefono a fare da tramite per la voce e che quindi non bisogna aumentarla a seconda della distanza dell'interlocutore...
Poi ci sono quelli con la paralisi alle gambe che le devono tenere sul sedile di fronte. Se passa il controllore fa abbassare i piedi, ma ehi... c'è una molla e appena questo va via i piedi ritornano al loro posto. Grande mago!
5
Il controllore o non passa per tutto il viaggio oppure passa 3-4 volte e ha una memoria infallibile. Ma quando passa trova sempre almeno una persona senza biglietto.
Quest'ultima di solito
- parla male l'italiano
- ha un biglietto pluriobliterato
- pensa che obliterare più volte un biglietto sia la cosa giusta da fare per viaggiare
- ha sempre ragione
- si arrabbia perchè il controllore se la prende con lui/lei
- dopo una lunga discussione viene fatto scendere
6
I treni sono sempre in ritardo.
Il che dovrebbe essere impossibile perchè se la tratta di ogni treno è organizzata prendendo in considerazione le soste, gli scambi ecc. tutti i treni dovrebbero arrivare puntuali. Invece non si sa come, ma ce n'è sempre almeno uno in ritardo.
La cosa migliore è che interverrà sempre una cordiale voce ad avvisarci dell'inconveniente e alla fine ci ringrazierà della comprensione augurandoci buon viaggio....in ritardo!
In Italia i treni sono talmente spesso in ritardo che bisognerebbe cambiare la voce per far in modo che dica: "Avvisiamo i gentili viaggiatori che questo treno è in perfetto orario!"
Petizione?
7
Se hai l'ABO o l'Alto Adige Pass il controllore te li scannerizzerà con la sua vista superiore e con una sola occhiata capirà che è tutto apposto e continuerà il suo lavoro
8
Se prendi la Freccia paghi di più e a prima vista ti sembrerà di viaggiare comodo e che il treno sia pulito, ma:
- rischi il congelamento d'estate
- per sederti rischi di ammazzare il tuo vicino di viaggio
- i sedili sono più stretti di quelli dei regionali e se abbassi il tavolino ti sembrerà di essere in un seggiolone
9
I prezzi dei biglietti aumentano ogni anno e sono rapportati in modo inversamente proporzionale alla qualità del servizio.
10
Se prendi treni interni altoatesini ti sembrerà di entrare in un altro mondo dove tutto quello di cui abbiamo parlato sopra non esiste. Così finisci per ringraziare che l'Alto Adige sia per metà tedesco e te ne compiaci.