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Un tesoro nascosto in una sedia, un’estetista e un tatuatore che, dandogli la caccia, si innamorano, un misterioso prete che incombe su di loro. Dapprima rivali, poi alleati, i tre diventano protagonisti di una rocambolesca avventura che, tra equivoci e colpi di scena, li vedrà lanciati all’inseguimento dai colli alla pianura, dalla laguna veneta alle cime nevose delle Dolomiti, dove in una sperduta valle vivono un orso e due fratelli. Commento: Secondo Maria Luisa Bellucci (Sussidiario.net), la sedia della felicità è un film riuscito a metà, la crisi dell'Italia è dipinta ma non completata e i personaggi paiono già visti. Ciò che certamente riesce è l'ironia e la scorrevolezza.
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