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Intervista all'altoatesino Stefano Cavada: a 25 anni è una star del web

Ci sono marmotte e mucche, ma chi l'avrebbe mai detto che in Alto Adige nascono anche star del web?
È proprio così invece ed è il giovane Stefano Cavada, 25 anni, ad essere protagonista di questo articolo. Appassionato di cucina e della nostra terra, Stefano ha pensato di mettersi in gioco e diventare un blogger. Ha creato un canale YouTube, «Beyond South Tyrol» (ma ora il canale ha cambiato nome in «Stefano Cavada») , e in poco più di un anno ha messo insieme oltre 13.000 iscritti, quattro volte la popolazione di Ora, dove Cavada abita.
All’inizio video ricette, poi, dopo i primi successi, l’orizzonte si allarga, sempre però basandosi sui due grandi pilastri: cibo e Alto Adige. L’idea di mettere insieme un territorio, le sue ricette e un volto che buca il video ha funzionato, tanto che ora il canale è diventato l’occupazione e la fonte di reddito di Stefano che ha continuato a fare piccoli lavori fino a poco tempo fa, ma che ora guadagna esclusivamente grazie al suo lavoro di blogger.

Ma Stefano, che cos'è un blogger e come mai hai deciso di diventarlo?
Un blogger è una persona che decide di condividere e pubblicare articoli o ricette per condividerle con il suo pubblico. Personalmente ho deciso di intraprendere questa strada per condividere la mia passione per la cucina, ma anche per le tradizioni e le ricette dell'Alto Adige, la mia terra.

E la tua passione per la cucina?
Ce l'ho sempre avuta, fin da quando a 7-8 anni chiedevo a mia madre di poter preparare dei sughi. Poi però mi sono scoperto molto bravo in matematica, e dopo il liceo Torricelli a Bolzano mi ero iscritto a Matematica. Eppure continuavo a chiedermi: come posso far esplodere la mia passione per la cucina? E come posso rimanere in contatto con la gente? La risposta è stata YouTube.

È stato semplice intraprendere questa strada?
Non come sembra. Bisogna sapersi mettere in gioco. Prima mi sono iscritto un anno all’istituto professionale alberghiero di Merano, poi ho girato un po' il mondo. Sono partito per Londra e ci sono stato più di un anno, poi ho trascorso qualche mese a Parigi. In Inghilterra ho lavorato per un’azienda che commercializzava caffè italiano e ho affinato la lingua, un’esperienza unica.

Secondo te qual'è stata la chiave del successo?
Il successo piano piano viene da sé. Metto sempre molta cura, dedizione e passione nei video che produco ma anche nelle fotografie che poi sfrutto su Instagram e Facebook. Questi elementi vengono apprezzati già molto da chi mi segue e anche da chi mi scopre.

Cosa ami dell'Alto Adige?
Nonostante ci sia nato e cresciuto, l'Alto Adige mi sa sempre e ancora affascinare a 360°. Sono rientrato perché avevo nostalgia delle sue montagne, dei suoi paesaggi e dei suoi colori. Ma quello che amo di più è la sua ricchezza culturale e tradizionale. Soprattutto dal punto di vista gastronomico.

Il tuo piatto preferito?
Gli Spätzle agli spinaci fatti in casa con panna e prosciutto! Mia mamma lo sa benissimo perché quando me li faceva abbondava sempre con le dosi sapendo che ne avrei abusato!

bzup cavda spatzle

E la ricetta che consiglieresti per il pranzo di Natale?
Quest'anno per Natale esco dagli schemi e anche a casa mia proporrò il Cottage Pie, un secondo di carne tipico inglese. In poche parole sul fondo di una pirofila c'è carne macinata di manzo insieme ad alcune verdure, tutto ricoperto da purè di patate e passato in forno a gratinare.

Quali saranno le tue prossime mosse per il futuro?
Ho già pronta una miniserie, 12 video: 6 sono ricette altoatesine rivisitate con un tocco internazionale, altri 6 invece sono incontri con produttori del nostro territorio. E poi c’è l’idea di scrivere dei libri. Con l’anno nuovo mi metterò al lavoro.