La passeggiata: lungo la val Ciamin tra Sciliar e Catinaccio 
La val Ciamin è una bellissima vallata che da Tires, più precisamente da Bagni di Lavina Bianca, si insinua alle pendici dello Sciliar e del Rosengarten-Catinaccio fino ai rifugi Bergamo e Alpe di Tires. Le proposte che riporteremo qui accontenteranno sia chi non ha voglia di fare una sfacchinata, sia chi non ha paura di stancarsi.
Innanzitutto arriviamo a Bagni di Lavina Bianca. Da Prato Isarco saliamo verso Tires e poco prima di San Cipriano seguiamo le indicazioni per Lavina Bianca. Una stradina ci porterà fino al parcheggio della Malga Ciamin alla partenza dei sentieri. Se non abbiamo l'auto o non vogliamo inquinare possiamo arrivarci anche in bus: la linea 170 (direzione Castelrotto) e la 185 (direzione Paolina) ci porteranno fino a Fiè (la 185 ad Aica di Fiè) dove dovremo cambiare e prendere la 176 in direzione Siusi. Quest'ultimo bus ci porterà fino a Lavina Bianca.
La Malga Ciamin è proprio all'inizio della valle. Da qui troveremo le indicazioni per Alpe di Tires e Rifugio Bergamo, per entrambi si segue il sentiero n.3.
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Si sale lungo il bosco alzandosi nella valle[/caption]Questo sentiero parte subito in salita e per circa 40min/1h ci permette di alzarci lungo il canyon attraverso una serpentina in mezzo al bosco fino ad una strada forestale. Questo primo pezzo può essere faticoso per i meno allenati, ma andate con calma che poi la strada sarà più tranquilla. Dopo pochi minuti di cammino dall'arrivo sulla forestale troveremo una fontana, le cui acque pare che abbiano effetti molto benefici. Riempitevi le bottiglie perchè è davvero buona. Un'altra la troverete più avanti.
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Si sale lungo il bosco alzandosi nella valle[/caption]La val Ciamin da qui in poi si lascia attraversare senza problemi con alcune salite non troppo impegnative alternate a tratti pianeggianti. Alla nostra sinistra potremo ammirare il massiccio dello Sciliar, alla nostra destra il Rosengarten. Lungo tutto il percorso affiancheremo il rio Ciamin che in alcuni tratti risulterà secco, mentre in altri potrà tornarci molto utile per una rinfrescata. Le nostre proposte per questa escursione sono 2.
1 Escursione corta fino a Schafer Leger o a Rechter Leger
Dall'inizio della forestale, dopo la serpentina nei boschi, bastano circa altri 20 minuti di cammino per arrivare ad un ampio spiazzo erboso, lo Schafer Leger, dove sorge una piccola baita chiusa. Questo è un ottimo posto dove fermarsi a fare un picnic e far giocare i bambini e siamo sempre vicini al torrente.
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Schafer Leger[/caption]Se non siamo così pigri possiamo fare uno sforzo in più e percorrere il sentiero per un'altra mezz'oretta circa fino ad un altro spiazzo, Rechter Leger, simile al precedente con panchine e baita chiusa. Se non si ha voglia di consumare troppe energie l'escursione potrebbe anche finire qui, poi il ritorno è tutto in discesa.
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Rechter Leger[/caption]2 Escursione lunga fino a Alpe di Tires o Bergamo
Dalla Malga Ciamin il percorso fino all'Alpe di Tires viene dato a circa 3h40min, quello fino al Bergamo a 3h circa. Dopo Rechter Leger il sentiero sale leggermente attraverso il bosco fino ad una biforcazione della valle. A sinistra si salirà verso il rifugio Alpe di Tires, a destra verso il Bergamo.
DALLA BIFORCAZIONE...
Bergamo
Da qui al rifugio Bergamo sono circa 50 minuti. Si sale lungo la Valle del Principe attraverso un tratto di bosco e poi lungo un ghiaione. Il sentiero è abbastanza comodo e molto panoramico, risultando un itinerario molto più consigliato rispetto all'altro per chi non fosse allenato.
Alpe di Tires
Al rifugio Alpe di Tires è circa 1h40min. Si sale lungo il cosiddetto Buco dell'Orso, un sentiero abbastanza irto e roccioso. Si tratta di un sentiero attrezzato (non una via ferrata), che presenta in alcuni punti delle funi d'acciaio utili a superare alcuni tratti ostici (non è richiesta attrezzatura particolare, le funi sono necessarie soprattutto quando la roccia è bagnata o in inverno, ma ciò non toglie che si debba prestare comunque molta attenzione). La salita per il Buco dell'Orso può risultare abbastanza faticosa, ma anche in questo caso il panorama sarà da urlo.
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Panorama dal Buco dell'Orso[/caption]I rifugi sono collegati da un sentiero ed è quindi possibile anche scendere dall'altra parte dopo che si è saliti da una. Oppure si può proseguire verso il rifugio Bolzano e scendere a Lavina Bianca attraverso la forcella del Monte Cavaccio, ma allora è meglio avere più tempo e utilizzare una cartina. Buon giro!
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Alla fine della salita, il sentiero che va verso Rifugio Bolzano[/caption]