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Festival Studentesco: il resoconto delle serate classiche

Cala il sipario sulle Serate classiche del Festival Studentesco, che come ogni anno si sono tenute al Teatro Cristallo di Bolzano. Teatro pieno, gremito di persone e biglietti esauriti da quasi un mese, tanto che anche gli organizzatori dell'Artist Club stanno pensando ad un futuro spostamento di location (il Teatro di Piazza Verdi magari?). Così dopo 10 anni in queso teatro, e dopo essersi spostati dal Gries per lo stesso motivo, l'ipotesi di un cambio location sembra sempre più scontata.
Un modo per fare spazio ai numerosi studenti, genitori, amici, che ogni anno grazie al Festival Studentesco scoprono un altro modo di fare teatro. E infatti ecco che per due serate, venerdì 31 marzo e sabato 1 aprile, la platea del Cristallo vedeva cori da stadio alternarsi a risate, commenti e scherzi. È quell'atmosfera da Festival che tutti, almeno una volta nella vita, dovrebbero provare.
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Cala quindi il sipario e sono stati numerosi i partecipanti che hanno avuto il battesimo del fuoco questo finesettimana (prima di calcare il palco del Palasport davanti a 3000 persone). Ma come sono state queste due serate?
In entrambe le serate si è visto un buon livello da parte dei ragazzi. Pochi gli exploit, ma tantissime le esibizioni interessanti. Due spettacoli comunque equilibrati che non hanno visto una particolare scuola eccellere. Risulta davvero complicato quindi capire chi possa essersi portato a casa più punti in vista delle serate finali.
La categoria Grandi classici, novità di quest'anno, che chiedeva ai ragazzi di confrontarsi con grandi opere teatrale estratte e assegnate alle varie scuole, ha aperto la prima serata classica con l'esibizione John Gabriel Borkman di Ibsen, portato in scena dal Liceo Pascoli. Questa categoria è risultata piuttosto complessa per i partecipanti, ma si sono viste ottime interpretazioni, tra le quiali hanno spiccato soprattutto quelle del Torricelli (con Gl'innamorati di Goldoni), del Galilei (con Sogno di una notte di mezza estate di Shakespeare) e del Realgymnasium (Aspettando Godot di Beckett, giustamente in tedesco).
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Sempre restando dalla parte del teatro ecco le discipline di Teatro comico e Teatro drammatico. In entrambi i casi le scuole potevano scegliere se presentare brani editi oppure scritti da loro. C'è chi ha preferito puntare sull'inedito con ottimi risultati. Molto d'impatto i drammatici di Torricelli e Realgymnasium (assieme), La triade oscura; del Galilei, Click;  del Rainerum, Ordini superiori; e della coppia Battisti/Carducci, Invisibili prigioni. Dal versante del comico si è fatto particolarmente notare il Realgymnasium con Hohe Etsch - Alto Adige, ma anche il Galilei con la rilettura del celebre sketch di Aldo, Giovanni e Giacomo, Scuola di polizia. Divertente anche il pezzo twin tra Rainerum e Marcelline, Brattara notre amour, una sorta di parodia del nostrano Brattaro mon amour, andato in scena lo scorso anno per la regia di Andrea Bernard (tra l'altro presente al Festival in veste di giurato di teatro).
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L'Improvvisazione è stata una disciplina un po' difficoltosa quest'anno ed è risultata abbastanza sottotono. Presente nelle serate ormai da circa cinque anni, dallo scorso anno l'Improvvisazione era diventata Contest e vede ora sfidarsi due scuole in contemporanea sullo stesso argomento. La disciplina ha visto la vittoria del Torricelli, anche grazie alla trascinante simpatia del giovane Francesco Toldo. In generale comunque la categoria ha divertito il pubblico e ha saputo alleggerire il denso programma.
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Ottime esibizioni anche in Danza classica dove il Carducci ha spadroneggiato con l'esibizione Orobroy, un bellissimo pas de trois condotto da una bravissima ballerina in rosso. Ottimo livello anche per le altre scuole.
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Anche nella Musica classica il Carducci ha fatto del suo meglio con il quartetto d'archi di Palladio, mentre il Rainerum ha ribattuto con un Concertino per tromba e pianoforte inedito e scritto dal giovane Elias Leverato. Molto bravo anche il pianista del Realgymnasium con Doctor gradus ad parnassum.
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Nella Musica Unplugged tutta l'attenzione è andata all'esibizione conclusiva delle serate, una straordinaria intepretazione di I'm yours di Jason Mraz in versione a cappella (ovvero totalmente vocale). Degne di nota anche le band del Rainerum con Don't worry e del Galilei con una bella interpretazione di Don Mèdellin di Salmo.
Se ne sono viste tante, ma ancora tanto ci resta da vedere. Appuntamento quindi al Palasport di via Resia il 7 e 8 aprile alle ore 20 per le serate conclusive della 47^ edizione del Festival Studentesco. Chi vincerà?
I biglietti sono acquistabili in cassa al Teatro Cristallo oppure dal sito web ufficiale.
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Foto: Davide Delle Femine